7 Set 2020

A Brescia non riesce l’impresa con Milano, ma la Germani sa come far innamorare il suo pubblico

C’è un motivo per cui con dopo una sconfitta casalinga gli oltre 700 spettatori presenti al PalaLeonessa A2A hanno tributato un bell’applauso alla loro squadra. La ragione è semplice: la Germani lentamente sta entrando nel cuore dei propri supporters con la voglia di non mollare mai, il desiderio di fare le cose giuste e la perseveranza di fronte ai colpi di un avversario certamente più quotato. 

Poco importa, dunque, se alla sirena finale è l’Olimpia Milano a conquistare la vittoria nel match numero 4 del girone di Supercoppa, centrando la qualificazione alla Final Four di Bologna. Perché l’A|X Armani Exchange ha un talento infinito, delle rotazioni che nessun altro in Italia si può permettere e perché gioca un basket a tratti travolgente, come nel finale del primo tempo.

Poco importa, dunque, perché Brescia dimostra di poter competere contro un avversario così forte, giocando per larghi tratti con la faccia giusta, imponendo a volte il proprio ritmo di gioco e dimostrando di non voler mollare mai. Proprio come piace al pubblico biancoblu. 

Anche se gli spalti del palasport bresciano non erano pieni quanto avrebbero potuto essere, con tante regole da seguire per scacciare il timore del primo impegno aperto al pubblico da febbraio, è stato davvero bello vedere i tifosi sugli spalti. Sperando che questo sia il primo atto verso il ritorno alla normalità per seguire una squadra che, invece, ha dimostrato di voler cose straordinarie. 

GERMANI BRESCIAA|X ARMANI EXCHANGE MILANO 79-91 (23-24, 39-50, 59-65)
Germani Brescia: Bertini, Vitali 7 (2/4, 1/2), Parrillo, Chery 17 (1/3, 3/6), Bortolani 4 (2/4, 0/1), Magro (0/2), Crawford 15 (2/6, 3/4), Burns 11 (4/6), Kalinoski 4 (1/2, 0/3), Moss 8 (3/4, 0/1), Sacchetti 3 (1/3 da tre), Ancellotti 10 (2/3). All: Esposito
A|X Armani Exchange Milano: Punter 14 (3/8, 2/5), Leday 10 (4(7, 0/1), Moretti 2 (1/2, 0/1), Micov 12 (2/5, 2/2), Moraschini 5 (2/2, 0/1), Rodriguez 17 (5/7, 1/5), Biligha, Cinciarini 6 (2/2 da tre), Delaney 7 (1/3, 1/4), Brooks 2 (1/2), Hines 4 (2/4), Datome 11 (2/2, 1/4). All: Messina
Arbitri: Sahin, Attard e Brindisi
Note: Tiri da 2: Brescia 17/34 (50%), Milano 23/43 (53%) | Tiri da 3: Brescia 8/20 (40%), Milano 9/25 (36%) | Tiri liberi: Brescia 21/27 (78%), Milano 18/24 (75%) | Rimbalzi: Brescia 43 (33 RD, 10 RO), Brescia 27 (20 RD, 7 RO)

Il finale premia l’A|X Armani Exchange, ma la Germani conferma le buone sensazioni mostrate nelle prime uscite stagionali. La squadra di Esposito continua a crescere, dare del filo da torcere a una corazzata come l’Olimpia è la chiara testimonianza del fatto che Brescia è decisamente sulla strada giusta.

Sono solo due i possessi da recuperare per la Germani al termine del terzo periodo di gioco. Un punteggio che testimonia come Brescia abbia già acquisito la voglia di non mollare mai, neanche quando le cose si fanno difficili. Tre i giocatori biancoblu in doppia cifra: Crawford e Chery con 12 punti, Ancellotti con 10.

Nel DNA della squadra di Vincenzo Esposito si fa strada lentamente ma inesorabilmente la voglia di non mollare mai. Si spiega anche così il fatto che Brescia resta comunque in partita, nonostante le ripetute spallate inferte al match dall’A|X Armani Exchange. Lo svantaggio della Germani rimane appena sopra la doppia cifra, ma l’atteggiamento mostrato in questa fase del match dai padroni di casa è davvero quello giusto.

In avvio di secondo tempo, i ritmi di gara sembrano decisamente più bassi rispetto ai primi 20′ della partita. Giocare in maniera poco aggressiva non sembra una chiave adatta per far male alla rocciosa difesa dell’Olimpia, che chiude con efficacia ogni linea di penetrazione e costringe Brescia in questa fase ad accontentarsi del tiro da fuori, cercato senza troppa convinzione dai giocatori biancoblu.

La Germani resta a lungo a contatto con gli avversari, ma molla un po’ la presa negli ultimi 2′ del secondo quarto e viene punita severamente dagli avversari: il parziale di 12-0 piazzato nelle ultime battute del primo tempo lancia l’Olimpia Milano al comando della gara e le regala un vantaggio in doppia cifra, il primo della partita. Un vero peccato per una squadra che ha lottato a lungo con il coltello tra i denti, trovando finora in Crawford il miglior realizzatore di serata con 10 punti a segno.

Sono già 23 i falli fischiati dalla terna arbitrale in poco più di 15′. È evidente, quindi, che i tre fischietti vogliano tenere la partita sotto controllo e le due squadre dovrebbero aver capito qual è il metro arbitrale della contesa. Detto questo, sono già 5 i tiri liberi (su 13 tentativi) lasciati sul terreno da una Germani che sa di dover curare ogni minimo particolare per continuare a impensierire la forte squadra avversaria.

Pimpante e concentrata, la Germani dà del filo da torcere all’Olimpia Milano, chiudendo il primo quarto di gioco con un solo punto da recuperare. A parte il giovane Bertini, tutti i giocatori del roster bresciano hanno toccato il parquet. 6 i punti a referto di Chery, autore di due bombe. Ottima la prova di Ancellotti, che ha 4 punti all’attivo.

Una pimpante Germani approccia davvero bene alla partita, aprendo la difesa avversaria con le triple di Chery (due) e Crawford. Giocate che costringono Ettore Messina a chiamare il primo time out della partita sul 13-8 a favore del quintetto biancoblu. Nel frattempo toccano il parquet anche Kalinoski e Magro, prime rotazioni impartite da coach Esposito.

Qualche piccolo cambiamento nello starting five della Germani rispetto alle prime uscite: nel quintetto schierato da coach Esposito alla palla a due, infatti, trovano spazio Giordano Bortolani e Christian Burns. Questi i giocatori di Milano che scendono per primi sul parquet del PalaLeonessa A2A: Malcolm Delaney, Kevin Punter, Vladimir Micov, Jeff Brooks e Kyle Hines

C’è uno spettatore più che interessato nei pressi della panchina della Germani Brescia: è Dusan Ristic, il centro serbo che è in attesa del visto per poter essere tesserato e iniziare ufficialmente la sua avventura con i suoi nuovi compagni di squadra. Nel frattempo, l’ex giocatore di Stella Rossa e Astana inizia ad assaporare l’atmosfera del PalaLeonessa A2A, in attesa di scendere sul parquet per dare il proprio contributo.

Brescia mantiene l’assetto già visto nelle prime tre partite della Supercoppa italiana, con l’aggiunta del giovane Alessandro Bertini tra i 12 a referto, mentre la camaleontica Milano cambia nuovamente pelle. I tre stranieri che Ettore Messina manda in tribuna, infatti, sono diversi da quelli lasciati a riposo venerdì scorso. Per l’Olimpia, dunque, fuori Shields, Tarczweski e Roll, dentro Punter, Leday e Micov, che daranno un assetto decisamente diverso al roster allenato dall’ex assistant coach degli Spurs.

Prosegue l’avventura della Germani Brescia nella Supercoppa italiana, arrivata alla quarta tappa del girone di qualificazione. Le speranze di qualificarsi alla Final Four di Bologna (18 e 20 settembre) passano da un eventuale successo contro l’A|X Armani Exchange Milano, che il quintetto di Vincenzo Esposito sfiderà al PalaLeonessa A2A.

Considerato il rendimento della formazione milanese, le speranze restano appese davvero a un filo sottile. Poco importa, comunque, perché l’obiettivo principale della serata bresciana sarà quello di provare a competere con lo squadrone biancorosso e mostrare ulteriori passi in avanti nella crescita tecnica e fisica del proprio roster.

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