26 Ott 2020

Testa, cuore e ottimismo: l’Europa chiama, la Germani vuole farsi trovare pronta

Calma, sangue freddo ed energia. Ma anche testa, cuore e un po’ di sano ottimismo. Ecco gli ingredienti che compongono la ricetta che servirà alla Germani Brescia per affrontare il Metropolitans 92 nella quinta sfida del girone di qualificazione della 7DAYS EuroCup, che chiude un girone d’andata nel quale finora il roster biancoblu è stato capace di conquistare un successo (in casa con Ulm) a fronte di tre sconfitte (con Buducnost, Mornar Bar e Malaga), tutte in trasferta.

Chi pensava che la qualificazione alle Top 16 di EuroCup potesse essere una passeggiata si sbagliava di grosso. Risultati alla mano, purtroppo non si è verificata neanche l’ipotesi di chi pensava che le acque della navigazione europea potessero essere meno agitate. Anche se le attenuanti non mancano.

Sia chiaro, gli alibi sono a zero e le occasioni per dimostrare il proprio valore sono tutte lì da cogliere. Eppure Brescia ha affrontato due delle quattro gare europee – peraltro in trasferta – senza due membri del proprio quintetto titolare, TJ Cline e Tyler Kalinoski. Presentarsi senza due pedine fondamentali del proprio roster è un lusso che nessuna squadra si può permettere, soprattutto in una competizione di livello così alto come l’EuroCup.

Se cercate un esempio a conferma di questo assioma, basta vedere la gara che i prossimi avversari della Germani, i francesi del Metropolitans 92, hanno disputato contro il Mornar Bar, che sette giorni prima aveva affrontato Brescia. A Parigi, infatti, i montenegrini si sono presentati senza Needham, Lazic, Vranjes e Bjelica, giocatori che contro la nostra squadra avevano garantito complessivamente un fatturato di 31 punti. Che cosa sarebbe successo se questi quattro giocatori non avessero disputato la sfida dello scorso 14 ottobre?

La domanda è assolutamente retorica e serve solamente a comprendere quanto siano relativi i giudizi dati sulle singole partite. Un giudizio sull’intero percorso, invece, sarebbe certamente più pertinente, anche se più difficile. Anche perché i risultati di coppa vanno analizzati assieme a quelli di campionato, competizione che la Germani sta fronteggiando con le stesse assenze dell’EuroCup, ma con risultati comunque diversi.

Per uscire dalle secche di una classifica tutt’altro che allegra, Brescia dovrà contare sulle proprie energie, spendendo sul parquet tutto quello che ha nel serbatoio. Il fatto che le tre trasferte più complicate del girone siano alle spalle non deve spingere la squadra a cullarsi sugli allori di un calendario che nelle restanti sei partite la vedranno esibirsi sul parquet di casa.

Innanzitutto perché le partite si disputeranno a porte chiuse, senza quella spinta che la tifoseria biancoblu è sempre riuscita a dare alla squadra. E poi perché il valore delle squadre che si presenteranno a Brescia non muta per il fatto che si esibiscano in trasferta.

I tre quarti disputati alla pari a Podgorica contro il Buducnost, la rimonta compiuta a Bar (da -21 a -8) e l’ottima pallacanestro giocata a Malaga nella parte centrale del match (da -19 a +4) devono essere il punto di partenza per una prestazione che duri 40′ e anche di più, se necessario, come accaduto nella gara interna con Ulm.

La continuità nell’arco della gara, dunque, sarà una componente fondamentale per riuscire a tornare al successo e ribaltare classifica e pronostici e dare nuova linfa alla rincorsa verso le Top 16, ambizioso obiettivo che la Germani vuole provare a conquistare con tutte le forze possibili.

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