L’AVVERSARIA | Virtus Segafredo Bologna

Con un bottino complessivo di 25 vittorie in 28 partite e una striscia aperta di 15 successi consecutivi, la Virtus Segafredo Bologna ha conquistato aritmeticamente il primo posto al termine della regular season, rilanciando – se mai ce ne fosse stato bisogno – la propria candidatura a squadra favorita per la conquista dello scudetto. Quello scudetto che fa bella mostra di sé sulla maglia della squadra bianconera, forte di un roster di grande valore al quale in corso d’opera sono state fatte delle aggiunte di assoluto rilievo.

A una squadra pressoché completa in ogni reparto, nonostante la lunga assenza di due pedine importanti come Udoh e Abass, sono state fatte due aggiunte di grandissimo valore, entrambe provenienti dal CSKA Mosca. Da quando sono arrivati sotto le due torri, Daniel Hackett e Toko Shengelia stanno rispondendo alle attese che la dirigenza emiliana aveva riversato su di loro, facendo davvero la differenza. Con la loro grande tecnica e la personalità che ha contraddistinto la loro carriera, il playmaker pesarese e l’ala georgiana sono il vero valore aggiunto di un roster nel quale già spiccava la presenza di assi assoluti come Milos Teodosic e Marco Belinelli.

Una rosa ricca di talento, dunque, gestita dalle sapienti mani di Sergio Scariolo, chiamato a mantenere la squadra al vertice del basket italiano e di permetterle di fare quell’ulteriore salto di qualità a livello europeo che la proprietà e la dirigenza delle V nere attende da tempo. Un salto di qualità che di settimana in settimana diventa sempre più reale: la finale di EuroCup conquistata nelle ultime ore dopo aver espugnato niente meno che il campo del temutissimo Valencia porta la Virtus a un solo passo dall’Europa che conta di più. Un’opera iniziata negli ultimi anni e che aspetta di essere completata nella finale che i bianconeri disputeranno in casa mercoledì prossimo contro i sorprendenti turchi del Frutti Extra Bursaspor.

Preparare le partite contro la Virtus Segafredo Bologna è tutt’altro che semplice per gli allenatori a cui tocca il compito di farlo. Il motivo è dovuto alla presenza di così tanti giocatori di talento, che sono capaci di fare la differenza in ogni circostanza, cercando di farsi sempre trovare pronti. È il caso di Kyle Weems, che con 13.9 punti di media a partita è il miglior marcatore tra i bianconeri, di Isaïa Cordinier, Kevin Hervey e, soprattutto, Mouhammadou Jaiteh, senza dubbio uno dei pivot più efficaci di tutta la Serie A con 12.9 punti di media e 7.6 rimbalzi di media a gara.

Giocare accanto ad Hackett, Teodosic e Belinelli potrebbe apparire semplice. La verità è che la Virtus ha tante armi a disposizione, praticamente in tutti i reparti. Basti pensare all’efficacia di Alessandro Pajola, al talento di Nico Mannion, alla fisicità di Jakarr Sampson, senza dimenticare giocatori sui quali è possibile contare a occhi chiusi, come Amar Alibegovic e Amedeo Tessitori e Michele Ruzzier, ultimamente finito un po’ in coda alle rotazioni impartite da coach Scariolo.

Virtus Bologna-Brescia sarà anche la sfida dei tanti ex, che vestono la maglia bianconera o fanno parte dello staff tecnico. Oltre al già citato Abass, che è in via di recupero dal grave infortunio che gli è occorso a fine settembre, nel novero degli ex ci sono anche Marco Ceron e Andrea Diana, che è stato sulla panchina dei biancoblu dal 2011 al 2019, ricoprendo il ruolo di assistente prima e di head coach poi e mettendo la firma sulla storica promozione dell’allora Centrale del Latte nel 2016. Il tutto senza dimenticare le origini del coach delle V Nere, Sergio Scariolo, bresciano doc, che proprio all’ombra del Cidneo ha dato il via allo splendido percorso che lo ha portato a essere uno degli allenatori italiani più vincenti di sempre.